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Aceto Balsamico significa da tempo immemorabile cultura e storia di Modena. Infatti la sua esistenza è dovuta alle particolari caratteristiche pedoclimatiche del territorio alle quali si sono aggiunte i saperi, le conoscenze e le competenze del fattore umano che in una mirabile sintesi hanno dato vita a un prodotto esclusivo e distintivo dei territori delle attuali province di Modena e Reggio Emilia. Nasce come prodotto di nicchia in cui la produzione di tale condimento liquido ed aromatico avveniva all'interno di piccole famiglie.
Ancor oggi alcune di esse conservano questa tradizione organizzando degustazioni.
A Modena sono sempre esistiti diversi tipi di aceto ottenuti col mosto di uva, in relazione allo sviluppo nella storia di diverse ricette, di diversi metodi di preparazione e di invecchiamento.
A seconda del mosto il colore varierà da rosso, bianco e rosato.
Viene usato come condimento per dare il tocco finale ad una serie vastissima di preparazioni. Da secoli nella cucina modenese lo si mette sulle carni e sulle verdure lessate, preferibilmente ancora calde e su tutte le preparazioni che utilizzano le uova.
Uso regolare dell'aceto ha anche degli aspetti benefici. Quello di mele in particolare aiuta a bruciare i grassi in eccesso ed è diuretico. Ippocrate stesso, il padre della medicina, utilizzava l'aceto per curare le ferite e ulcerazioni.
Si conserva a temperatura ambiente, preferibilmente al buio.
L'aceto è anche un'ottima cura naturale per capelli, pelle, ossa e linea.
Inoltre anche altri aceti di Modena di varie tipologie e case…
Ricetta
Sarde all'aceto:
Procedimento:
Pulite le sarde, togliendo solo la testa e le interiora. Evitate di passarle troppo a lungo sotto l'acqua corrente che gli farebbe perdere il caratteristico profumo di mare, se proprio necessario fate solo una breve passata sotto il rubinetto per togliere eventuali residui della pulizia.
Preparate un trito di aglio, rosmarino e salvia. Vi prego, fatelo con la classica mezzaluna e il tagliere in legno e non con un tritatutto elettrico che i profumi inconfondibili sprigionati da queste erbe si perdono irrimediabilmente.
Stendete un filo d’olio nella padella e disponete le sarde a raggiera con la coda rivolta verso il centro. Versate il trito appena fatto sulle sarde, distribuendolo uniformemente. Mettete la padella sul fuoco a fiamma bassa. Appena inizia la cottura girate le sarde dal lato opposto, alzate appena la fiamma, aspettate alcuni istanti che prendano bene il bollore e versate nella padella qualche spruzzo di aceto bianco.
Vi assicuro che il profumo che si sprigionerà sarà come una mareggiata d’inverno. Lasciate evaporare l’aceto per qualche istante, girate ancora una volta le sarde, togliete dal fuoco dopo pochi istanti e servite subito.
(da www.marbaro.it)
ACETAIA MALPIGHI
In questa acetaia, dove la qualitá dei legni delle antiche botti e dei nobili vitigni é stata accuratamente selezionata al fine di ottenere un aceto balsamico tradizionale unico, aleggia un passato fatto di gesti lenti e di cure attente, sapienza antica che solo in queste terre tipiche, vive e si tramanda dal nobile ceppo familiare malpighi.
Acetaia malpighi sorta nella metá del 1800 ha tramandato le proprie consuetudini per ben 5 generazioni, ed é grazie ai propri vigneti ed a tecniche accuratamente selezionate che si garantisce la qualitá, la continuitá ed il miglioramento dell' aceto balsamico tradizionale di modena malpighi.
É grazie alla vigna propria ed alle proprie tradizioni che si garantisce la qualitá, continuitá ed il miglioramento dell'aceto balsamico tradizionale di modena "malpighi" ed a conferma di ció vi sono i numerosi riconoscimenti ottenuti. Primo fra tutti la vincita del "cucchiaino d'oro" come primo arrivato al palio di spilamberto tra n. 900 aceti tradizionali.
http://www.acetaiamalpighi.it/
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